Maria Teresa Morini
- 27/09/2012 00:15:00
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Anchio ho letto il libro qualche anno fa e lo trovai commovente ed essenziale nello stesso tempo. Una chiave di lettura della vita e della tragica fine del Commissario Calabresi, vista dallinterno della sua famiglia , assieme al ritratto della di lui moglie, donna molto forte ed esemplare e dei figlioletti. Un libro che non ha che la pretesa, sacrosanta, di ricordare un uomo - anche lasciato solo - in unepoca tormentatissima della storia italiana.
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Ferdinando Battaglia
- 23/09/2012 01:15:00
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Lessi il libro qualche anno fa, forse quando era da poco uscito. Al di là dei risvolti di cronaca e di storia di quegli anni narrati dalla vicenda, lho trovato davvero un bel libro, che mi ha fatto apprezzare lAutore, del quale non conoscevo nulla. Mi ha colpito anche la scelta del titolo del libro, è un verso - molto bello - di una poesia scritta dal patrigno di Mario Calabresi, segno questo di una vicenda umana dai tratti anche "felici". Una "lettura consigliata", della quale pienamente ne condivido il suggerimento.
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